Lo scorso 6 agosto la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva il decreto legge Economia – divenuto quindi Legge n. 118 dell’8 agosto 2025 – che introduce diverse misure a favore della cultura e del turismo. Tra queste segnaliamo due importanti novità per il settore culturale, che Federculture nei mesi scorsi aveva sollecitato e discusso con i ministri competenti, Alessandro Giuli e Giancarlo Giorgetti, presentando proposte fattive e circostanziate, ora concretizzate in atti legislativi.
La prima riguarda l’Iva agevolata per le cessioni e le importazioni delle opere d’arte, con la riduzione dell’aliquota dal 22 al 5% per la compravendita di oggetti d’arte, d’antiquariato o da collezione. Una misura importante, primo tassello di una riforma più ampia, che Federculture auspica, finalizzata all’applicazione di una medesima aliquota Iva a tutti i prodotti culturali, che oggi sono soggetti a regimi diversi.
L’altra è l’autorizzazione della spesa di 10 milioni di euro per il 2025 al fine di rifinanziare il Fondo per la cultura per il finanziamento del fondo di garanzia per la concessione di contributi in conto interessi e di mutui per interventi di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale.
Federculture aveva auspicato il potenziamento di questo strumento, di cui anche la Corte dei Conti nella relazione relativa al “Fondo per la Cultura” del maggio scorso, riguardo in particolare le risorse assegnate all’Istituto per il credito sportivo e culturale S.p.A., aveva evidenziato il successo e l’ampio riscontro nel sistema cultura in termini di risorse allocate e di domande ricevute, oltre i plafond disponibili.
Non possiamo che esprimere soddisfazione per i risultati positivi raggiunti, che ripagano il nostro costante impegno di rappresentanza e proposta incoraggiandoci a proseguire sempre a sostegno di tutto il settore culturale.