Ripartire dalla Cultura

Ripartire dalla Cultura

Ripartire dalla Cultura

In occasione delle elezioni politiche 2013 Federculture, con AIB – Associazione Italiana Biblioteche, MAB Musei Archivi Biblioteche, ANAI – Associazione Nazionale Archivistica Italiana, ICOM Italia- International Council of Museums, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, FAI – Fondo Ambientale Italiano, Italia Nostra, Legambiente, Comitato per la bellezza, ha promosso l’appello “Ripartire dalla Cultura” Cinque priorità e dieci obiettivi per guardare al futuro, con cui i promotori e i firmatari chiedono a chi si candida a governare l’Italia di rifiutare l’idea che la cultura sia un costo improduttivo da tagliare per tornare invece ad investire su di essa come bene pubblico in grado di produrre comprensione del presente e sviluppo, ponendo così le basi per un futuro di prosperità economica e sociale.Alla base del documento ci sono alcune chiare idee guida :
La cultura è un diritto di tutti ed è un dovere dello Stato garantirla.
La cultura è un valore che appartiene alla nostra storia ed è fondamentale anche nel presente.
La cultura è una grande ricchezza economica, ma soprattutto un fattore essenziale per una società equa, solidale, libera, aperta.
La cultura produce benessere, sviluppa saperi, favorisce l’innovazione e l’inclusione sociale.
L’Italia ha rinunciato alla cultura, alla propria identità e, quindi, al futuro.
Non sono più accettabili l’indifferenza, il degrado, la barbarie sociale che subiscono la nostra comunità e i nostri territori.
Il nostro Paese da anni non ha una strategia di sviluppo e una politica per la cultura
Il disinteresse dei governi degli ultimi anni ha mortificato il valore pubblico della cultura.
Altrettanto chiari e stringenti sono gli impegni programmatici chiesti ai nuovi parlamentari, precise assunzioni di responsabilità per il rilancio della cultura intesa come promozione della produzione creativa e della fruizione culturale, tutela e valorizzazione del patrimonio, sostegno all’istruzione, all’educazione permanente, alla ricerca scientifica, centralità della conoscenza, valorizzazione delle capacità e delle competenze.
L’appello è stato sottoscritto da oltre 10.000 cittadini, decine di associazioni e circa 140 candidati.
E’ ancora attivo, per firmarlo www.ripartiredallacultura.it