Le Biblioteche sono cambiate. Dopo anni di lavoro ne è valsa la pena?

Le Biblioteche sono cambiate. Dopo anni di lavoro ne è valsa la pena?

Le Biblioteche sono cambiate. Dopo anni di lavoro ne è valsa la pena?

Il 28 giugno 2022 si è tenuto un convegno organizzato da CSBNO con il patrocinio di Aib – Associazione italiana biblioteche, Federculture e Associazione nazionale Rete delle Reti di biblioteche italiane, il movimento nazionale di cooperazione tra sistemi bibliotecari che nel maggio 2022 si è costituita ufficialmente come associazione e ad oggi conta 36 reti aderenti. Il Convegno, dedicato agli addetti ai lavori, è stato momento di studio e di riflessione per chi in biblioteca ci lavora da sempre ed ha un titolo che di per sé è il programma: “Misurazione e valutazione delle biblioteche: ne è valsa la pena?”.

Gianni Stefanini, direttore uscente di CSBNO di cui è stato cofondatore nel 1997, risponde alla domanda che il Convegno pone con un intervento mirato: Guardando il futuro da 25 anni. L’esistenza stessa di CSBNO – oggi uno dei maggiori circuiti bibliotecari italiani – basterebbe per testimoniare l’evoluzione, i cambiamenti, gli impatti che le biblioteche di pubblica lettura hanno registrato in decenni di attività. “Le piccole realtà da sole non funzionano” sostiene da sempre Stefanini. “Dobbiamo avere la consapevolezza che si possono realizzare grandi risultati solo se si ragiona in termini di un comparto nel suo insieme. Anche per questo, sì, è valsa la pena di lavorare in rete. “In CSBNO si è puntato da subito su elementi di forza la nostra natura di azienda speciale – con un approccio d’impresa e un rapporto di scambio con i comuni, l’evidente dimensione, la specializzazione di struttura di scopo che ha a cuore la formazione del personale e lo sviluppo contrattuale, l’etica pubblica e, infine, il mandato all’innovazione, che ci ha resi così diversi dalle biblioteche di trent’anni fa. Questi valori ci hanno permesso di creare un sistema e un modello replicabile ovunque, fortemente integrato, che include nello stesso progetto le Biblioteche, la Cultura, il Territorio, le Comunità” conclude Gianni Stefanini.

E’ sulla premessa di questo sforzo comune e del concetto di rete che ha preso forma il Convegno, sotto la direzione scientifica di Chiara Faggiolani, Professore associato presso il Dipartimento di Lettere e Culture dell’Università di Roma La Sapienza, dove dirige BibLab, laboratorio di Biblioteconomia sociale e ricerca applicata alle biblioteche. “Le cose importanti non si fanno mai da soli” è l’assioma. “In qualsiasi realtà e ancor più all’interno di una biblioteca è importante l’esistenza di un gruppo di lavoro, competente, appassionato e, soprattutto, interdisciplinare, che possa garantire condivisione e partecipazione di tutti all’attività professionale.” E continua sottolineando il valore della pianificazione operativa (“l’impatto non avviene, si progetta”) e, ancora, il valore della concretezza. Infine, l’importanza dei dati che Chiara Faggiolani definisce “patrimoni di conoscenza”.

Anche in considerazione di questi elementi, il Convegno si è potuto sviluppare analizzando i temi della misurazione e della valutazione delle biblioteche. Un’evoluzione che in Italia inizia tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta quando si sviluppa una importante riflessione sul tema della centralità e dell’ascolto dell’utente e prendono il via importanti esperienze di valutazione dell’efficacia e dell’efficienza del servizio. E si scopre che la rilevazione, l’analisi, il collegamento e il confronto dei dati, possono incidere in modo significativo sulle modalità di gestione delle biblioteche. Un’attività di ricerca applicata che nel tempo contribuisce a creare una diversa percezione della biblioteca presso il pubblico degli utenti.

Info: retedellereti.org  |  csbno