UNA NUOVA POLITICA PER LA CULTURA. L'evento al Senato della Repubblica.

UNA NUOVA POLITICA PER LA CULTURA. L'evento al Senato della Repubblica.

UNA NUOVA POLITICA PER LA CULTURA. L'evento al Senato della Repubblica.


Lunedì 24 Novembre, dalle ore 10.30, la Sala Capitolare del Senato della Repubblica ha ospitato la presentazione finale del Rapporto Annuale Federculture 2014 – “Cultura, l’alternativa alla crisi per una nuova idea di progresso”.
L’incontro dal titolo “Una nuova politica per la cultura. Le scelte da assumere” si è aperto con i saluti del Presidente del Senato Pietro Grasso: “Come ho avuto modo di sottolineare nella prefazione del Rapporto, sono convinto che il nostro patrimonio culturale sia una leva fondamentale per la ripresa economica. L’Italia deve imparare a riscoprire nella propria identità le risorse strategiche per riconquistare competitività sul piano industriale anche nel settore culturale”. A seguire, l’aggiornamento del Rapporto Annuale Federculture da parte del Presidente di Federculture Roberto Grossi.
Durante la presentazione sono inoltre intervenuti Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Silvia Costa, Presidente Commissione Cultura e Istruzione Parlamento Europeo, Salvatore Adduce, Sindaco del Comune di Matera, e Carlo Fuortes, Amministratore Delegato Fondazione Musica per Roma.

Il primo dato che è emerso rispetto a pochi mesi fa è l’ulteriore calo annuo della spesa delle famiglie nelle attività culturali, arrivato a circa il 4%. “Non possiamo ignorare questi segnali –  è l’allarme del Presidente di Federculture Roberto Grossi – e dobbiamo impegnarci tutti a rilanciare la cultura per costruire un nuovo modello di sviluppo, valorizzando al meglio il nostro immenso patrimonio”. I vincoli normativi inibiscono l’azione delle imprese culturali e delle realtà associative che pure impegnano i loro sforzi nel settore. In merito Grossi lancia proposte concrete, come quella di una legge che garantisca lo status delle imprese culturali giovanili, quale possibile risposta al degrado di molte aree, creando incentivi alle start-up senza aggravi per le casse dello Stato.
Il pericolo rilevato da Grossi è anche quello di restare indietro rispetto alla contemporaneità: “Rischiamo di diventare un Paese vetrina di contenitori culturali – teatri musei biblioteche cinema – incapaci di generare nuova produzione, unicamente proiettati nel presente o, peggio ancora, nel passato”.
Tra le più recenti proposte di Federculture, finalizzate a stimolare una produzione culturale e artistica innovativa e di qualità, è stata annunciata la creazione di una piattaforma digitale di Crowdfunding per la Cultura, che metta in relazione i progetti della rete di eccellenza dell’offerta culturale italiana e delle migliori idee promosse sul territorio.
Sulla stessa linea il ministro Dario Franceschini, che ha sottolineato l’importanza di una sinergia multilivello, con l’estensione delle modalità miste di gestione, e una condivisione di indirizzi per rilanciare cultura e turismo come vocazioni dell’Italia.
Un proposito in sintonia con l’appello già lanciato dal Presidente Grasso, a incrementare quelle ‘buone pratiche’ segnalate nel Rapporto, tramite un approccio integrato tra i diversi ministeri: “A mio avviso sarebbe ora di creare il superministero del Turismo, con poteri di coordinamento degli altri ministeri interessati, come Ambiente, Infrastrutture, Sviluppo economico, Economia, Agricoltura (oggi in ascesa del 14%), Lavoro, Istruzione e naturalmente Beni culturali. […] Il nostro Paese ha le risorse e le capacità per elaborare un nuovo paradigma di crescita che ponga al centro la cultura, la valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico, il turismo”.
Ripartire da una crisi grave, dunque, si può. La crisi deve essere trasformata in opportunità, attuando nuove politiche che aprono alla collaborazione tra Stato, Enti Locali e Imprese, verso una modernizzazione del sistema di gestione.
 

 
#culturaprogresso