Il 2 per mille alle associazioni culturali

Il 2 per mille alle associazioni culturali

Il 2 per mille alle associazioni culturali

Da quest’anno è possibile devolvere il due per mille dell’Irpef alle associazioni culturali, realtà non profit impegnate a diverso titolo nella valorizzazione e nella promozione della cultura. Il Dpcm del 21 marzo 2016 ha infatti esteso la possibilità di destinare la quota del due per mille, precedentemente destinata ai partiti politici, anche alle associazioni culturali che hanno presentato istanza di iscrizione entro l’11 Aprile 2016.
In seguito all’analisi delle domande pervenute è stato pubblicato l’elenco degli Enti ammessi a ricevere il contributo sul sito web della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è stato anche trasmesso all’Agenzia delle Entrate per la determinazione degli importi spettanti a ciascuna associazione sulla base delle scelte dei contribuenti.
Gli enti accreditati sono circa 1.300 sul territorio nazionale, anche se è stato deciso di escludere le Fondazioni dagli elenchi degli enti beneficiari. Compilando la dichiarazione dei redditi si potrà esprimere la scelta a favore di una delle associazioni culturali firmando nell’apposito riquadro presente nella scheda del modello 730, CU o UNICO PF 2016, indicando il codice fiscale dell’associazione prescelta. La scelta deve essere fatta esclusivamente per una sola delle associazioni culturali beneficiarie pena l’annullamento della preferenza.
Gli enti beneficiari sono tenuti a rendicontare l’utilizzo dei fondi ottenuti attraverso il due per mille; entro un anno dalla ricezione degli importi devono redigere un rendiconto dal quale risulti in modo chiaro e trasparente la destinazione delle somme ad essi attribuite
Nell’elenco degli enti accreditati figurano anche alcuni associati Federculture: Associazione Culturale Perypezye Urbane (MI), Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali (SA) e Officine Culturali (CT).
L’elenco degli enti ammessi a ricevere il 2 per mille con il relativo codice fiscale è consultabile qui